Artrosi: cosa può fare il fisioterapista?

Cos'è l'artrosi?

L'artrosi (o osteoartrite) è una malattia cronica e degenerativa delle articolazioni, caratterizzata dalla progressiva usura della cartilagine articolare e da alterazioni nei tessuti circostanti, come l'osso subcondrale e le membrane sinoviali. Colpisce le articolazioni in cui vi è un carico maggiore, come le ginocchia, le anche, la colonna vertebrale e le mani.

Eziopatogenesi dell'artrosi

L'artrosi si sviluppa in risposta a un processo di alterazione e danno della cartilagine articolare, che perde le sue proprietà di ammortizzazione e lubrificazione. Tuttavia, l'artrosi non è semplicemente una malattia della cartilagine, ma coinvolge anche altre strutture articolari, tra cui osso, legamenti e sinovia. La patogenesi si può riassumere nei seguenti passaggi:

  1. Danno alla cartilagine: La cartilagine articolare si danneggia a causa di un eccessivo stress meccanico o di un'infiammazione cronica. Questo danneggia le cellule della cartilagine (condrociti) e altera la sua struttura.

  2. Infiammazione subclinica: Nonostante l'artrosi sia considerata una malattia degenerativa, è presente un'infiammazione a bassa intensità che coinvolge la sinovia, l'osso subcondrale e le strutture peri-articolari. Questo processo infiammatorio contribuisce alla progressiva distruzione della cartilagine.

  3. Alterazioni ossee: L'osso subcondrale sotto la cartilagine danneggiata può subire modificazioni, come l'osteosclerosi (aumento della densità ossea) e la formazione di osteofiti (escrescenze ossee) che contribuiscono alla rigidità e al dolore.

  4. Remodeling articolare: Con il tempo, l'articolazione subisce deformazioni e l'alterazione dei componenti legamentosi, muscolari e tendinei circostanti, aggravando la funzionalità e la stabilità dell'articolazione.

Fattori di rischio

I fattori di rischio per lo sviluppo dell'artrosi includono:

  • Età avanzata: L'artrosi è più comune negli anziani, con l'invecchiamento che porta a una diminuzione della capacità di riparazione della cartilagine.
  • Genetica: Predisposizione familiare e varianti genetiche possono influire sulla suscettibilità all'artrosi.
  • Sesso: Le donne sono più colpite degli uomini, specialmente dopo la menopausa, a causa dei cambiamenti ormonali.
  • Obesità: Il sovrappeso e l'obesità aumentano il carico sulle articolazioni, in particolare su quelle portanti come ginocchia e anche, accelerando la degenerazione della cartilagine.
  • Traumi articolari: Fratture o lesioni precedenti all'articolazione aumentano il rischio di sviluppare artrosi.
  • Attività fisica eccessiva o insufficientemente protetta: L'usura prolungata delle articolazioni dovuta a movimenti ripetitivi o a sport ad alto impatto può favorire l'insorgenza dell'artrosi.
  • Malformazioni articolari: Disallineamenti articolari o anomalie nella conformazione ossea possono favorire lo sviluppo dell'artrosi.

Sintomi principali

I sintomi dell'artrosi sono variabili e possono includere:

  • Dolore articolare: Spesso peggiora con l'attività fisica e migliora con il riposo.
  • Rigidità articolare: Specialmente al mattino o dopo periodi di inattività.
  • Limitazione del movimento: La perdita di flessibilità dell'articolazione può impedire il normale movimento.
  • Gonfiore e infiammazione: A volte si può notare gonfiore articolare a causa di infiammazione della sinovia.
  • Crepitio articolare: Il caratteristico "scricchiolio" durante il movimento.

Trattamenti dell'artrosi

Il trattamento dell'artrosi si suddivide in approcci conservativi e chirurgici, a seconda della gravità della malattia e dell'impatto sulla qualità della vita.

Trattamento conservativo

  1. Modifiche dello stile di vita:

    • Controllo del peso: Ridurre il peso corporeo è cruciale per ridurre il carico sulle articolazioni, specialmente sulle ginocchia e sulle anche.
    • Attività fisica: Esercizi a basso impatto, come il nuoto o la camminata, aiutano a mantenere la mobilità articolare e a rinforzare i muscoli che supportano l'articolazione.
  2. Farmaci:

    • Antinfiammatori non steroidei (FANS): Utilizzati per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione.
    • Paracetamolo: Per il controllo del dolore di lieve entità.
    • Analgesici topici: Gel o pomate che contengono antidolorifici.
    • Iniezioni di corticosteroidi: Per ridurre l'infiammazione in caso di riacutizzazioni.
    • Iniezioni di acido ialuronico: Aiutano a lubrificare l'articolazione e a ridurre il dolore, in particolare nelle articolazioni con danni alla cartilagine.
  3. Fisioterapia: L'intervento fisioterapico si concentra sul miglioramento della mobilità, rafforzamento muscolare e miglioramento della postura.

  4. Ortesi e ausili: L'uso di tutori o ortesi, come plantari o ginocchiere, può ridurre lo stress sulle articolazioni.

Trattamento chirurgico

Quando il trattamento conservativo non è più sufficiente, si può ricorrere a interventi chirurgici, come:

  1. Artroscopia: Una procedura minimamente invasiva per rimuovere frammenti di cartilagine o osteofiti, o per riparare piccoli danni articolari.

  2. Osteotomia: Intervento che prevede la rimozione o la realizzazione di tagli nell'osso per correggere disallineamenti e ridurre il carico su un'area specifica dell'articolazione.

  3. Protesi articolare (artroplastica): Quando l'articolazione è gravemente danneggiata, la sostituzione totale o parziale con una protesi può essere la soluzione. È più comune nelle articolazioni del ginocchio, dell'anca e della spalla.

  4. Trapianto di cartilagine: In alcuni casi selezionati, specialmente nelle persone giovani, può essere possibile il trapianto di cartilagine o il trattamento con terapie rigenerative (come le cellule staminali).

Cosa può fare il fisioterapista?

Il fisioterapista svolge un ruolo fondamentale nel trattamento conservativo dell'artrosi, intervenendo in vari modi per migliorare la funzionalità articolare, ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita del paziente. Il trattamento fisioterapico è personalizzato in base alla gravità della malattia e alle specifiche esigenze del paziente, ed è spesso integrato con altri approcci terapeutici, come farmaci e modifiche dello stile di vita.

Obiettivi del trattamento fisioterapico nell'artrosi

  1. Riduzione del dolore: Il fisioterapista aiuta a gestire il dolore articolare attraverso tecniche specifiche che agiscono su muscoli, tendini e articolazioni.
  2. Miglioramento della mobilità articolare: L’obiettivo è prevenire e ridurre la rigidità articolare, migliorando la flessibilità e l'ampiezza del movimento.
  3. Rinforzo muscolare: Potenziare i muscoli circostanti l'articolazione per migliorare il supporto e la stabilità articolare.
  4. Educazione al movimento: Insegnare al paziente a eseguire correttamente i movimenti per evitare sollecitazioni eccessive sulle articolazioni danneggiate.
  5. Prevenzione di disabilità e peggioramento della malattia: Favorire un miglior funzionamento delle articolazioni e rallentare la progressione della malattia.

Strategie terapeutiche utilizzate dal fisioterapista

  1. Esercizi terapeutici

    • Esercizi di mobilizzazione articolare: Tecniche che mirano a migliorare il movimento e la flessibilità dell'articolazione, riducendo la rigidità.
    • Esercizi di rinforzo muscolare: Programmi di esercizi per rafforzare i muscoli che supportano l'articolazione (ad esempio, i muscoli delle gambe per supportare il ginocchio), al fine di migliorare la stabilità articolare e ridurre il carico su di essa.
    • Esercizi di allungamento: Aiutano a migliorare la flessibilità dei muscoli e dei tessuti molli, riducendo la tensione e il dolore.
    • Esercizi a bassa intensità: Attività come camminare, nuotare o andare in bicicletta, che migliorano la mobilità senza sovraccaricare le articolazioni.
    • Esercizi di propriocezione: Per migliorare la coordinazione e il controllo motorio, utili in caso di instabilità articolare.
  2. Tecniche di terapia manuale

    • Mobilizzazione articolare: Tecniche per migliorare la mobilità e ridurre il dolore, applicando movimenti specifici e controllati alle articolazioni.
    • Massaggio terapeutico: Utilizzato per ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione nelle aree circostanti l'articolazione colpita.
    • Trattamenti con tecniche di stretching manuale: Per migliorare la flessibilità e ridurre la rigidità muscolare.
  3. Terapie fisiche

    • TENS (stimolazione elettrica nervosa transcutanea): Un trattamento che utilizza impulsi elettrici a bassa frequenza per ridurre il dolore.
    • Ultrasuoni terapeutici: Le onde sonore ad alta frequenza possono essere usate per stimolare la guarigione dei tessuti molli e ridurre il dolore e l'infiammazione.
    • Crioterapia (terapia del freddo): L'applicazione di ghiaccio o impacchi freddi per ridurre il gonfiore e il dolore articolare, specialmente in fasi acute o post-infiammatorie.
    • Termoterapia (terapia del caldo): L'applicazione di calore per migliorare la circolazione sanguigna e ridurre la rigidità muscolare.
  4. Educazione e consulenza

    • Educazione posturale: Insegnare al paziente la corretta postura e l'ergonomia nelle attività quotidiane (ad esempio, sedersi, camminare, sollevare oggetti), per ridurre lo stress sulle articolazioni.
    • Insegnamento di strategie di gestione del dolore: Educare i pazienti a gestire il dolore in modo efficace, anche attraverso l’uso di tecniche di rilassamento e mindfulness.
    • Consigli sull'attività fisica: I fisioterapisti danno indicazioni su attività fisiche appropriate che non sovraccarichino le articolazioni danneggiate, come esercizi in acqua o attività a basso impatto.
    • Uso di ausili ortopedici: Il fisioterapista può consigliare l’uso di dispositivi come tutori, plantari o bastoni per ridurre lo stress sulle articolazioni e migliorare la deambulazione.
  5. Programmi personalizzati di riabilitazione

    • In base alla gravità dell'artrosi, il fisioterapista progetta un programma di riabilitazione che si adatti alle esigenze specifiche del paziente. Questo può includere un approccio graduale e progressivo per migliorare la forza e la mobilità articolare, con monitoraggio e adattamento dei trattamenti.

L'approccio globale del fisioterapista

Il fisioterapista non si limita a trattare i sintomi, ma adotta un approccio globale per il miglioramento della funzionalità a lungo termine. Questo può includere la gestione di altre comorbidità (come obesità o cattiva postura) e la promozione di uno stile di vita attivo per prevenire il peggioramento dell'artrosi.

Conclusioni

Il ruolo del fisioterapista nel trattamento conservativo dell'artrosi è essenziale per ottimizzare la gestione della malattia. Attraverso un approccio integrato che combina esercizi, terapia manuale, tecniche fisiche e educazione, il fisioterapista contribuisce a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e aumentare la qualità della vita del paziente, rallentando anche la progressione della malattia. L'intervento precoce e costante può evitare l'insorgere di complicanze e migliorare notevolmente la funzionalità delle articolazioni colpite.

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